Il museo dell’Opera si trova al primo livello di un palazzo storico impropriamente definito ‘castello’ e raccoglie i rinvenimenti venuti alla luce nell’area castellare. Parte integrante dello storico edificio, il museo conferisce valore alla complessità del sito e altrettanto ne riceve, narrando la lunga storia delle vicende che si sono succedute sul colle dominato dall’elegante dimora gentilizia.
I manufatti recuperati sono emersi nella campagna di scavi che dal 1987 al 1994 ha condotto una approfondita indagine archeologica in tutta l’area. Sono stati recuperati nei vari ambienti e trincee oggetti di epoche, materiali e tecniche realizzative differenti: i rinvenimenti, dopo un lungo lavoro di ricerca, classificazione e datazione, sono stati catalogati mediante il criterio della tipologia.
I numerosi reperti in ceramica appartengono a epoche e tecniche differenti, e vanno dalla ceramica acroma a quella smaltata post-medievale: si tratta di anfore, olle, brocche, ciotole, piatti, coppe, lucerne, pitali, bacili. Sono stati rinvenuti bicchieri, coppe e bottiglie in vetro. Sono stati poi ritrovati bottoni e fibbie in metallo, chiodi, ganci, ferri da cavallo e utensili vari; e ancora oggetti in osso, terracotta, pietra e dei vaghi in avorio.
Repertate anche diverse monete, che vanno dal denaro tornese in rame argentato risalente al XIII secolo agli 8 tornesi in bronzo dell’epoca di Ferdinando IV di Sicilia, fino ai 5 centesimi in bronzo del 1867 con l’effige di Vittorio Emanuele II re d’Italia.