La diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi venne istituita nel periodo compreso tra il 1076 e il 1085, sotto il papato di Gregorio VII. La chiesa di Sant’Antonino Martire ha subito, durante la sua esistenza, numerosi rifacimenti e modifiche a causa dei tanti eventi sismici che hanno colpito il paese.
La facciata del XVI secolo, per come possiamo ammirarla oggi, è in travertino e pietra locale, mentre il portale è della prima metà del XVIII secolo. Sopra il portale, al centro, una statua del Cristo Risorto (XVI sec.); a destra e a sinistra del Cristo, rispettivamente, le statue di Sant’Antonino e San Michele (entrambe del XII – XIII sec.). La pianta della chiesa è a croce latina con tre navate, delimitate da pilastri con volte a botte.
Numerose sono le opere che ancora oggi vi sono conservate all’interno: nell’abside si trova un Crocifisso ligneo di epoca rinascimentale proveniente dal Goleto; statue di santi risalenti al ‘700 (tra le quali quelle di Sant’Antonino e Sant’Antonio da Padova) nelle navate laterali; un monumento funebre si trova incassato nel muro, varcando l’ingresso in corrispondenza della navata di destra, eretto nel XVI secolo in memoria di Nicola Cecere. Ai piedi del sarcofago si apprezza una pietra tombale recante il nome di Michele Cecere, vescovo del XV secolo.
Nella cripta, sorretta da archi a ogiva, sono conservati una statua lignea della Madonna delle Grazie e l’altare maggiore del Goleto. Il sisma del 1980 provocò gravi danni alla struttura dell’edificio, tanto da mutilare la torre campanaria: originariamente a quattro piani, manca oggi l’ultimo, che esibiva un orologio inserito in una costruzione a mattoni. Dopo i lavori di ristrutturazione e consolidamento, la Cattedrale è oggi pienamente recuperata e restituita (nel 1999) alla sua Sant’Angelo.