E’ un’antica chiesa campestre ricostruita più volte in seguito ai terremoti del 1732 e del 1980. Già citata a fine 500 nelle “Relazioni ad limina” dei vescovi di S. Angelo e Bisaccia. Distrutta dal terremoto del 1732 e subito ricostruita dai fedeli, fu restaurata un’ennesima volta nel 1839. Secondo una mappa del 1810, la primitiva chiesetta si collocava alla destra di chi scendeva da Morra verso la Taverna feudale sull’Ofanto e poco prima del quadrivio formato con la “strada delle Carre”, che dal “vallone dei Mulini” portava a Selvapiana e all’Isca. La chiesa, distrutta dal terremoto del 1980, è stata ricostruita su disegno dell’architetto Michele Carluccio di Conza. L’altare maggiore, nella sua ultima sistemazione, è stato donato da un gruppo di emigrati nel 1909.
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